News sul fronte della attribuibilità di un brevetto ad un sistema di Intelligenza Artificiale

a cura di Raffaella Aghemo

Tutti ricordiamo l’annosa questione riguardo l’attribuibilità di un’invenzione, pertanto di un brevetto, ad una intelligenza artificiale, negata su più fornti, a livello internazionale.

Il 20 febbraio scorso, in Brasile, un un membro del congresso brasiliano, Júnior Mano ha presentato un disegno di legge n. 303/2024, per modificare lo statuto nazionale sulla proprietà intellettuale e regolare la proprietà delle invenzioni generate da sistemi di intelligenza artificiale, aggiungendo un comma all’articolo 6, con la seguente formulazione: “nel caso di invenzioni generate autonomamente da un sistema di intelligenza artificiale, il brevetto può essere richiesto in nome del sistema di intelligenza artificiale che ha creato l’invenzione, essendo il sistema di intelligenza artificiale considerato inventore e titolare dei diritti derivanti dall’invenzione”.

Júnior Mano afferma che il disegno di legge mira ad aggiornare la legislazione brasiliana alla realtà delle innovazioni tecnologiche, eliminando le incertezze che potrebbero danneggiare lo sviluppo in questo campo.

Circa a chi toccherebbe la richiesta nulla è detto al riguardo ma la sua parte finale (“essendo il sistema di intelligenza artificiale considerato inventore e titolare dei diritti derivanti dall’invenzione”) sembra indicare che la domanda potrebbe essere depositata a nome del sistema di IA, in linea con l’articolo 6, comma 2, della vigente normativa, il quale stabilisce che “il brevetto può essere depositato a nome dell’inventore, dei suoi eredi o successori, del cessionario, ovvero della persona o ente a cui si applica la legge oppure il contratto di lavoro o di prestatore di servizi determina l’appartenenza della proprietà.”

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Avv. Raffaella Aghemo